Il Festival Vegetariano di Phuket
Il Festival Vegetariano: tra Storia e Leggenda
Le radici del Festival Vegetariano risalgono ai tempi dei minatori cinesi che lavoravano nelle miniere di stagno di Kathu. La leggenda narra che un gruppo di teatranti, chiamati per intrattenere i lavoratori, si ammalò gravemente. La strana malattia venne imputata al fatto di non aver onorato i 9 Dei Taoisti. Alla compagnia venne somministrata una dieta vegetariana per onorare due divinità: Kiew Ong Tai e Yok Ong Sone e vennero eseguiti dei riti di purificazione corporale. Nel giro di pochi giorni l’epidemia scomparve lasciando gli abitanti di Kathu esterrefatti di quanto fosse successo. Da quì il Festival aprí i suoi battenti con un appuntamento annuale che cade la prima sera del nono mese lunare. Il vero significato del Festival è quello di portare buona fortuna alla comunità ed alla singola persona.
Il Festival Vegetariano: la Discesa degli Dei tra i Comuni Mortali
La sera prima dell’inizio del Festival Vegetariano gli Dei vengono invitati a scendere a Terra attraverso l’innalzamento di un palo con lanterne precedentemente rivestito di foglie d’oro (Quelle foglie d’oro rappresentano le speranze e le preghiere dei fedeli). A mezzanotte vengono accesi i lumi per chiamare le due divinità più importanti: Yok Ong Hong Tae e Kiew Ong Tai Tae.
Le 10 Regole da Seguire Durante il Festival: in Primis la Pulizia
1. Igiene e pulizia del corpo.
2. Pulizia degli utensili della cucina, da non condividere con chi non partecipa al festival.
3. Vestire di bianco durante il festival.
4. Comportarsi bene, sia fisicamente che psicologicamente.
5. Non mangiare carne e derivati.
6. Niente sesso.
7. Niente alcolici.
8. Le donne con ciclo mestruale non possono partecipare al festival.
9. Le donne incinte non possono assistere ai riti.
10. Le persone in lutto non possono partecipare al festival.
Il Cibo e la sua Importanza: i Piatti Esclusivi e gli Ingredienti Vietati
Durante i 10 giorni del Festival Vegetariano, si mangiano dei piatti che solitamente non si trovano in altre occasioni. Come il Yen Ta Fo, una zuppa a base di tofu, noodle, gallette di mais fritte, fagiolini di soia croccanti con l’aggiunta di una salsa rossa dal sapore molto particolare. Oppure il Pad Krapao Tau-hu, tofu giallo fritto con basilico e peperoncino. Le strade che vanno verso i Templi sono stracolme di banchetti che vendono cibarie di ogni genere, tutte rigorosamente vegane. Ma c’è un’altra regola fondamentale, oltre alle 10 elencate sopra ed è quella che vieta l’utilizzo della cipolla e dell’aglio. Il motivo è semplice: I due ortaggi vengono catalogati tra i cibi ‘Tamasici” ovvero quei cibi difficili da digerire e che appesantiscono ed ostacolano il dinamismo, proprio come la carne e i derivati animali.
Il Mio Festival: Come l’ho Vissuto, che Cosa ho Provato
Quest’anno ho avuto la grande fortuna di vivere il Festival Vegetariano in un modo diverso., come veramente me la sentivo, immergendomi completamente ed assaporandone ogni piccolo dettaglio. Quest’anno me lo sono proprio goduto. Sono entrata nei Templi la mattina all’alba nel momento dell’iniziazione, mi sono inginocchiata al passaggio degli Dei per ricevere la grazia. Ho seguito la processione fino al tramonto e con loro sono entrata nel Tempio dove i posseduti ritornano nei loro corpi. Ho mangiato e bevuto con loro, ho bruciato incensi e preghiere. È stata una cosa potente e coinvolgente. Sono rimasta esterrefatta e stupita da tanta meraviglia.
Marta Pellegrini
Chi è Marta? Italiana, cresciuta all’Argentario in Maremma, attenta osservatrice di tutto ciò che la circonda, dinamica e instancabile viaggiatrice, amante delle cose belle, vive e lavora a Phuket. Scrive un bel blog Domani Parto – Viaggiare in Thailandia e la puoi seguire sulla sua pagina Facebook, se vai a Phuket od hai in programma un viaggio in Thailandia ti suggerisco di darci uno sguardo.
Il testo e tutte le foto sono di proprietà di Marta Pellegrini, Copyright © All Rights Reserved.