Colours of India
Reportage di Viaggio
in India
di Sabrina
Si parte per l’India consapevoli di andare a scoprire qualcosa di molto diverso dal nostro modo di vivere e di porsi nei confronti della realtà, andando non solo ad ammirare i magnifici palazzi storici, ma facendosi avvolgere pienamente da un turbine di colori!
Programma di Viaggio
GIORNO 1: ARRIVO A DELHI
L’avventura in India inizia all’aeroporto di New Delhi. Usciti dal terminal si è subito immersi nelle tinte forti delle scritte dei negozi dei bazar. Pur senza insegne luminose, ogni scritta che compare sul fronte delle entrate è realizzata utilizzando colori accessi per attirare l’attenzione dei passanti.
Nuova Delhi è una città immersa nel verde, costellata da monumenti unici come il Qutb Minar, il minareto riccamente intagliato divenuto il simbolo dell’India, il sito Unesco della Tomba di Humayun, considerato il precursore del Taj Mahal, e l’India Gate, dove ogni indiano almeno una volta nella vita giunge sotto questo arco trionfale simbolo della loro unità nazionale.
Dove Mangiare.
Per gli standard a cui siamo abituati, non è facile trovare un ristorante adeguato per il pranzo. Probabilmente i migliori si trovano all’interno di alcuni centri commerciali, come “Connaught Place”, complesso di epoca inglese.
La cosa migliore, se non si vuole avere brutte sorprese col cibo e la sporcizia di alcuni locali, è tornare nell’albergo in cui si alloggia per il pranzo. Per questo consiglio l’Hotel The Grand. Ottimo buffet nel ristorante principale con piatti della cucina internazionale, con possibilità di pranzare anche à la carte.
Dove Dormire.
The Grand. Un hotel a 5 stelle che sorge nel cuore della città, offrendo ai suoi ospiti l’esperienza di un ingegnoso equilibrio tra l’elegante stile contemporaneo e il design moderno. Recentemente restaurato, con una splendida lobby bianca, camere nuovamente arredate, centro benessere per un’esperienza purificante, ottimi ristoranti, bar e lounge con un servizio impeccabile. Questo hotel è la sistemazione ideale per i viaggiatori che amano il lusso ad un prezzo accessibile.
Indirizzo: Vasant Kunj Phase II, Nelson Mandela Road, New Delhi, Delhi
Le Meridien. L’hotel è situato nel “cuore verde” della città capitale dell’India. Cultura, grandi tradizioni e servizi altamente personalizzati conferiscono personalità alla struttura. Con vista sul Lutyen di Delhi ed il Parlamento, l’hotel si trova nelle immediate vicinanze di luoghi storici e culturali come il Red Fort, il National Museum e l’Old Fort.
Indirizzo: Windsor Place, New Delhi, Delhi
GIORNO 2: DELHI / MANDAWA
Il vero viaggio in India comincia addentrandosi il quella che forse è la regione più nota, il Rajasthan, ovvero lo stato dei re. Già dal nome si comprende che nella zona sono sorti nel corso di diversi regni magnifici forti e palazzi. Quello che forse si conosce meno è il contesto che circonda questi monumenti.
La prima tappa a Mandawa porta alla scoperta dei magnifici palazzi “Haveli”, fatti costruire dai signori inglesi all’inizio del secolo scorso. Una cascata di colori vi investe quando ammirate le pareti di queste case. Nonostante i dipinti sui muri non siano tutti conservati al meglio, si può immaginare lo splendore di queste dimore tutte rigorosamente decorate con raffigurazioni dai più svariati motivi, dai temi religiosi a scene di vita quotidiana dei colonizzatori e, come piacevole sorpresa, anche affreschi che ritraggono Venezia.
Il paesino di Mandawa offre l’opportunità di vedere la vita di un villaggio indiano. Tra le strade brulicanti di gente spicca soprattutto una “strana” presenza: le mucche. Le vacche, come si sa, sono sacre in India e gli abitanti non si preoccupano di farle stare in adeguate stalle. Gli animali passeggiano a fianco alle persone tra le vie, con muso sereno e tranquillo, sicuramente più del viaggiatore che si deve ancora abituare alla loro costante presenza.
Dove Dormire.
Sara Vilas. Il resort in vecchio stile, è costituito da ville costruite attorno ad un cortile interno decorato da giardini. Le camere sono molto funzionali e ampie e sono dotate di ampi bagni, armadi a muro, televisione. Il buffet del ristorante è a base di cucina indiana.
Indirizzo: District Jhunhunu, Shekhawati, Rajasthan
GIORNO 3: MANDAWA / JAIPUR
Lungo la strada per la prossima tappa del viaggio, Jaipur, si nota di essere circondati da scialli colorati che volteggiano nell’aria. Sono i veli dei bellissimi sari delle donne che sedute dietro le motorette dei mariti si fanno accompagnare in giro. Tutte le donne in sari rispecchiano la femminilità; con un unico pezzo di stoffa le indiane creano degli abiti bellissimi, adornati con braccialetti multicolore.
Il colore che accoglie chi giunge a Jaipur, la capitale del Rajasthan, è il rosa. Un tempo di colore rosso, gli edifici della zona centrale della città erano stati dipinti di questa tonalità dal maharaja per accogliere agli inizi dell’800 il principe inglese Alfred. Oggi quello che resta della tonalità è un rosa acceso, ma gli edifici rievocano a pieno la grandezza di un tempo. Qui si trova l’incredibile Palazzo dei Venti (Hawa Mahal) fatto costruire affinché le donne potessero vedere dalle grate riccamente intagliate della costruzione le attività del mercato sottostante. Il risultato finale è una splendida facciata adornata con numerose finestre!
Dove Mangiare.
In India il cibo molto piccante a base di spezie e le norme igieniche non sempre rispettate invitano a pranzare più volentieri nell’albergo in cui si alloggia. Non avendo avuto un’esperienza positiva nel mangiare in un locale di Jaipur, consigliamo di pranzare all’hotel Golden Tulip, dove viene preparato un ottimo buffet.
Dove Dormire.
L’Hotel Golden Tulip offre confortevoli camere all’interno di un contesto moderno e dagli standard internazionali.
Indirizzo: Nirwan Marg Bani Park, Jaipur, Rajasthan
Lo Sheraton Rajputana Palace Hotel di Jaipur è in stile indiano, a forma di palazzo “haveli”, ma offre un confort internazionale, con una buona scelta di ristoranti e intrattenimento serale.
Indirizzo: Palace Road, Jaipur, Rajasthan
Se si desidera pernottare in un heritage hotel all’interno di un antico forte ora divenuto albergo, consigliamo il Chomu Palace, a pochi chilometri da Jaipur. Ampie camere in marmo bianco che affacciano su cortili interni permettono agli ospiti di sentirsi come dei sovrani nel loro castello.
Indirizzo: Chomu Palace, District Jaipur, Rajasthan
GIORNO 4: JAIPUR
Il pezzo forte attende il visitatore fuori dalla città, presso il paesino di Amber. Sono i colori gialli dell’Amber Fort stagliati sulle verdi colline che attirano una folla di turisti.
Si parte a dorso di elefante per sentirsi come gli antichi maharaja quando entravano a palazzo per arrivare all’ingresso del forte. Stanze intarsiate con specchi, giardini pensili e magnifiche sale delle udienze pubbliche completano la magnificenza del palazzo. Jaipur è inoltre nota per i gioielli e la lavorazione dei tappeti. Interessante vedere come questi variopinti tappeti vengano realizzati, rigorosamente facendo un nodo alla volta con la seta o la lana. Questo significa mesi di lavoro per un solo pezzo.
GIORNO 5: JAIPUR / PUSHKAR
Il Rajasthan non è solo palazzi e forti, è anche sacralità e cultura. A Pushkar è presente l’unico tempio in India, e uno dei pochi al mondo, dedicato al dio Brahma. Milioni di pellegrini arrivano ogni hanno per adorare il dio della creazione per l’induismo. Ci si mischia tra la folla adorante che prega al tempio e tra i devoti che fanno le abluzioni nel Lago sacro di Pushkar.
La città è nota per la presenza di numerose scuole di yoga; sono diversi gli europei che decidono di ritrovare qui la loro spiritualità. Ma oltre al sacro non manca il profano, tra le stradine un sacco di gingilli da comprare come ricordo vi attendono. Interessante ammirare i colori naturali con cui le donne usano truccarsi e dipingersi i tatuaggi all’henne.
Dove Dormire.
A Pushkar, se non si fa molto caso allo standard di pulizia, si può dormire a buon prezzo in un Heritage hotel, il Jagat Palace. L’hotel dispone di camere spaziose, ognuna arredata in stile art-deco. Anche i gli spazi comuni interni richiamano questo stile ed è un piacere rilassarsi nel cortile interno ai bordi della piscina. La maggior parte delle camere offrono spettacolari panorami unici, anche sulle montagne che circondano Pushkar.
Indirizzo: Parikarama Marg, Pushkar, Ajmer
GIORNO 6: PUSHKAR / AGRA
Si riparte alla volta di una delle sette meraviglie del mondo: ad Agra si trova il famoso Taj Mahal.
E se è così famoso un motivo ci sarà! Il bianco, puro e candido che accoglie i visitatori dall’entrata si staglia in tutta la sua magnificenza sulle sponde del fiume Yamuna. Una visione paradisiaca e celestiale. All’interno del Taj Mahal si nasconde un pezzo d’arte unico. I cenotafi dei sovrani sepolti nella cripta sono circondati da una grata in marmo con incastonate pietre preziose. Un pezzo unico!
Ad Agra si ha la piacevole sorpresa di scoprire che non solo Carrara è famosa per il marmo. In città ci sono industrie che lavorano la pietra bianca ricavata dalle cave di Makrana, nel Rajasthan, Un marmo brillante e puro con cui si realizzano tavolini, scatole, vasi, statue…Anche se il peso di sicuro non permette di portarsi a casa oggetti troppo grossi, piccoli ricordi in marmo, come sottobicchieri o porta gioielli, sono il giusto ricordo di Agra per associarla al bianco marmoreo del Taj Mahal.
Dove Mangiare.
In India del nord consiglio sempre di pranzare negli hotel. Il Radisson o lo Sheraton ITC Mughal propongono ottimi buffet o ristoranti à la carte.
Dove Dormire.
Di recentissima apertura il Radisson di Agra che si trova a solo un chilometro dal magnifico Taj Mahal. Moderni arredi e ampie camere, un buffet di ottima cucina internazionale ed un servizio impeccabile rendono questo hotel una scelta ideale.
Indirizzo: Taj East Gate Road, Agra, Uttar Pradesh
In alternativa lo Sheraton ITC Moghul, in stile indiano, offre confortevoli camere e rinomati ristoranti con menu a la carte o a buffet. Al suo interno ospita la spa più bella e grande dell’India.
Indirizzo: Taj Gangem, Agra, Uttar Pradesh
GIORNO 7: AGRA
Vicino ad Agra si trova il sito UNESCO di Fatehpur Sikri, dove il forte di pietra arenaria rossa testimonia la ricchezza della dinastia Moghul che regnava sulla zona. La grandezza nell’edificio sta anche nella sua architettura: elementi architettonici persiani, musulmani, indù e cristiani sono stati utilizzati tutti insieme per sottolineare la tolleranza religiosa dei sovrani. Ancora oggi l’India è da questo punto di vista uno dei Paesi più laici: tutte le religioni del mondo vengono praticate in questo stato.
Dove Mangiare.
Fatehpur Sikri si trova a poche chilometri da Agra ed intorno al vasto sito archeologico non ci sono posti per pranzare.
Se si viaggia da Jaipur verso Agra e si prevede una sosta a Fatehpur Sikri, prima di giungere al sito UNESCO ci si può fermare al Motel Gangur lungo la strada. Il ristorante è pulito ed il cibo accettabile, l’unico inconveniente è che molti pullman di turisti si fermano qui, dunque il rischio è di trovare un po’ di gente.
La seconda alternativa è quella di raggiungere Agra per il pranzo. Consiglio sempre gli hotel, come il Radisson o lo Sheraton ITC Mughal.
Dove Dormire.
Fatephur Sikri non offre strutture in cui pernottare. Agra è la città più vicina dove cercare un albergo.
GIORNO 8: AGRA / ORCHA / KHAJURAHO
Dopo un viaggio in treno da Agra si giunge ad Orcha, sede di maestosi palazzi. La pietra rivela ancora gli antichi colori turchesi originali, ma la cosa più incredibile è che uno dei 4 palazzi presenti è stato usato per una sola notte e poi abbandonato.
A Khajuraho domina il colore della pietra arenaria. Il sito è famoso per i templi del X secolo d.C. abilmente arricchite con numerose statue dai corpi finemente disegnati. Khajuraho è nota per le grandi figure erotiche che si trovano tra le decorazioni dei templi. L’amore viene esaltato assieme alla preghiera e la devozione agli dei.
Dove Mangiare.
Consiglio di pranzare al Radisson Jass di Khajuraho.
Dove Dormire.
Il Radisson Jass è un albergo di standard internazionale, con camere confortevoli, piscina ed un buon ristorante con buffet e menu à la carte. Quasi tutti i turisti stranieri pernottano in questo albergo, in quanto la zona non offre molte strutture conformi ai nostri standard.
Indirizzo: Pass Road, Khajuraho, Madhya Pradesh
GIORNO 9: KHAJURAHO / VARANASI
La vera India, quella del turbinio di colori, odori e sensazioni la si può vedere però in un solo posto, nella città sacra di Varanasi.
Almeno una volta nella vita un indù deve recarsi a fare l’abluzione nel sacro fiume Gange che bagnala città. Morire a Varanasi significa per queste persone non dover più reincarnarsi, ma nonostante la presenza delle pire attive 24 ore, questa è tutt’altro che una città morta.
Varanasi è sinonimo di caotico. Le strade sono ricoperte da un tappeto di persone che si muovono: a piedi, in bicicletta o in risciò, in moto o in tuk tuk, in macchina…senza scordare la presenza delle sacre vacche. Due sono i momenti importanti che fanno vivere la vita della città come un rito perenne. La sera la cerimonia di sette bramini rende omaggio al dio fiume e all’alba i pellegrini giungono al Gange per immergersi. Le acque tanto invitanti per i devoti non lo sono per i visitatori stranieri, il loro colore grigio non invita certo a fare un tuffo. Ma è in quell’immergersi che gli Indiani fanno rivivere le loro credenze e la loro cultura millenaria.
E’ andando a pregare al tempio d’oro, chiamato così per la cupola ricoperta di questo metallo prezioso, che i fedeli pregano per un futuro migliore, consapevoli di essere solo di passaggio sulla terra, che prima o poi anche il ciclo della reincarnazione finirà raggiungendo quello che viene chiamato Nirvana per i buddhisti, Svarga per gli induisti e Paradiso per i cristiani.
Dove Dormire.
Lo standard del Radisson non delude nemmeno a Varanasi. L’hotel è un buonissimo 4 stelle e anche il ristorante non è male. L’unica pecca….non hanno la coca cola ma offrono un surrogato che alla fine, per una sera, può andare anche bene. Questo lo si nota perché il cocktail di benvenuto è fatto proprio con questa bevanda.
Indirizzo: The Mall Cantonment, Varanasi Uttar Pradesh
GIORNO 10: VARANASI / ITALIA
Dopo dieci giorni di tour si rientra a casa con una bagaglio più pesante, non solo la valigia pesa di più per i ricordi che si sono comprati durante la vacanza, ma anche il proprio bagaglio culturale si è arricchito avendo imparato a conoscere l’India facendosi avvolgere dal suo turbine di colori.
Reportage di Viaggio a cura di Sabrina Ferrario
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